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mercoledì 13 ottobre 2010

l'essenza del Reiki Dai Ko Myo

Usui Sensei, ideatore del sistema Reiki, grazie alla sua codificazione ci ha lasciato dei validi strumenti per aspirare ed uno stato di "essere" illuminato, perchè il nostro stato normale è quello di qualcuno che rancola nel buio alla ricerca di quella fonte, da cui tutti e tutto deriviamo e al quale, presto o tardi, faremo ritorno. "Chi sono io, da dove vengo, dove vado?,"sono semplici domande che hanno spinto l'essere umano a profonde ricerche interiori che hanno utilizzato la filosofia, la religione e la metafisica come mezzi di ricerca per dare delle risposte, adeguate e soddisfacenti. Diverse culture e diversi credo , ma stesse domande.
Il Reiki nasce con un intento ben preciso, e la sua essenza si evince dal suo kanji ( ideogramma), che sta ad indicare la forza spirituale che permea tutto, spiegando il concetto di dualità e fusione e lasciando intuire che la verità che illumina i cuori va al di là di qualsivoglia giudizio.
In Giappone ci sono due forze che mitologicamente e filosoficamente creano e hanno creato il genere umano nella sua totalità: l'energia della terra e l'energia del cielo. I Taoisti parlano delle "3 forze" (terra, cielo e genere umano) e la loro filosofia mette queste due energie in evidenza, nelle quali il genere umano ha una posizione di centralità,
la dove le energie naturali di terra e le forze cosmiche del cielo sono a suo sostegno.
Anche nel KIKO , che sarebbe il Chi kung giapponese, vengono usati degli esercizi specifici per portare tali energie in bilanciamento tra di loro. Tutto ciò che è manifesto (Terra) aspira alla trascendenza verso l'alto, tutto ciò che è latente (Cielo) aspira a manifetarsi verso il basso. Prendere consapevolezza di tali energie fa comprendere il dinamico gioco vitale delle forze che tutto crea e tutto distrugge. Non stupisce, dunque, affatto che Usui Sensei usasse il concetto di tali energie come centralità nel suo sistema. Cielo e terra indicano anche il concetto di dualità in tutte le sue espressioni. Anche nelle altre culture tali energie erano state individuate: basti pensare al Tao, portatore del yin e dello yang. I Kotodama e i simboli del Reiki si riferiscono e si rifanno esattamente a tali energie. I mezzi lasciati in eredità da Mikao Usui ci offrono l'opportunità di fare piena esperienza del nostro "core" o nucleo, esplorando la nostra realtà materiale fisica, così come la nostra realtà spirituale sottile. Attraverso questi mezzi e la costante pratica si giunge man mano ad uno stato di consapevolezza maggiore. I 4 kotodama o simboli aiutano a bilanciare e a fondere in noi tali energie.
Il CKR ,simbolo di forza, ha origini Tendai, e si riferisce chiaramente all'energia di terra esso ci riporta verso il nostro corpo e dentro di noi verso le senzazioni fisiche ad esso correlate, come il piacere o il dolore. Anche il SHK ci esorta ad esplorare il nostro mondo interiore, andando maggiormente in profondità e mettendoci in contatto con la sfera emozionale. Esso si incontra frequentemente nei monasteri in Giappone e , per la sua struttura unitamente al CKR possiamo definirlo simbolo. Questi due simboli hanno anche un loro specifico kotodama (mantra), e servono a farci comprendere intimamente che tali energie non risiedono nei simboli, ma hanno le loro origini dentro di noi. Essi ci aiutano a focalizzare la nostra attenzione , facendoci prendere consapevolezza della nostra dinamicità. Essi infatti ci portano ad esplorarci interiormente ed a conoscerci intimamente.
Usui Sensei non insegnava a tutti con un metodo standart: se un suo allievo era buddhista, egli usava la meditazione; se era shinto, egli usava i kotodama. Quando ,infine, entrarono gli ufficiali di marina, egli usò i simboli per aiutarli a far ampliare la loro consapevolezza .
HSZSN invece così come il DKM sono dei Kanji. HSZSN fa da ponte tra l'energia della terra e l'energia del cielo: infatti, in occidente viene usato per trascendere il limite spazio temporale, e per inviare energia in assenza.
Esso ci apre alla concezione fondata sul fatto che non siamo divisi , e che le nostre essenze sono legate per simpatia e risonanza con la fonte originaria. HSZSN ci dice che uno stato di essere puramente fisico, ha le sue limitazioni, ma che le stesse possono essere trascese dalla nostra forza spirituale che risiede in ognuno di noi.
Ora l'attenzione si sposta non più solo su noi stessi, ma anche verso l'altro, micro e macrocosmo, diventando due facce della stessa medaglia, con un' intrinseca connessione. La consapevolezza a questo punto si espande e nuove verità inondano il nostro essere, aprendoci a nuove esperienze e sensazioni. Il viaggio spostandosi verso nuove percezioni rende la nostra mente attiva più che mai. Il pensiero creativo stimola la visione di nuovi orizzonti.
HSZSN ci indica la direzione nella quale proseguire il nostro viaggio alla scoperta del nostro Core. Ed ecco che si affaccia il DKM, la vera essenza del sistema Reiki. Tutto ciò che Usui Sensei ci ha lasciato come intento e come strumento si poneva come obbiettivo il raggiungimento dello stato di essere illuminato. Si, perchè si tratta di uno stato di essere e non di una condizione. Tradotto letteralmente DKM significa" grande luce spendente". Io direi "grande luce che illumina".
In Giappone il termine comunemente usato è Satori. E' lo stato di "vacuità" dove io e tu si fondono, dove maestro e studente diventano l'espressione della stessa forza creatrice. "Oneness", o unità, direbbero in inglese ed è esattamente q lo stato di consapevolezza che la nostra anima fortemente aspira a sperimentare. Entrando in questo stato, il vivere ed il meditare si fondono. Il giudizio cessa di essere, l'Io si scioglie ed emerge uno stato di coscienza nel quale L'essere è l'apha e l'omega. DMK porta noi maestri di Reiki a comprendere una grande verità che da sempre risiede in noi : è nel " non agire che compiamo le più importanti azioni evolutive."
Attraverso il rito di iniziazione il nostro IO sfaccettato comprende di essere un semplice tramite, e che la massima aspirazione del master è quella di essere un canale vuoto. Il DMK ci insegna che creiamo la vera attivazione respiro dopo respiro, dentro il nostro essere spirituale.
Nello stato di satori non c'è piu giudizio, nè giusto o sbagliato, bene o male, non ci si preoccupa più del risultato, dei riti e dei codici, finalmente tutto si fonde si unisce. La struttura, i mezzi e i codici che ci hanno guidato davanti alla luce splendente finiscono il loro intimo compito.
La liberazione da tutti i vincoli regole e codici è la naturale conseguenza.
E' cosi che nasce il vero maestro, che da sempre risiede in ognuno di noi. DMK incita a far sorgere il nostro maestro interiore , che con la sua luce illuminerà il mondo.
Il mio augurio è che le mie parole possano illuminare il sentiero di coloro che ancora delegano il potere al di fuori del proprio centro.
I simboli non sono sacri, lo siamo noi ed espletiamo tale sacralità giorno dopo giorno con le nostre azioni.
Graziano Scarascia

kanjiDKM

giovedì 7 ottobre 2010

Reiki in progress; Il coraggio di lasciare andare

Il significato del mio ruolo di maestro Reiki è in evoluzione, infatti, procedendo di pari passo al personale cammino, ha aperto all'orizzonte della mia coscienza nuove consapevolezze fino ad ora sconosciute.
Ricordo bene il modello che ha influenzato i miei inizi come master, che era quello che si identificava nella classica figura del guru illuminato, preso dalle letture di Yogananda e krishnamurti , cercavo di somigliare tali figure.  Il mio  riferimento Master che avevo avuto non si discostava molto da come avevo impostato il mio metodo di insegnamento.Infatti già allora emulavo e cercavo di copiare modelli che ritenevo affini, in quel momento storico della mia evoluzione di anima in cammino.
Dopo 20 anni di pratica assidua e di lavoro costante con il Reiki, tante cose sono cambiate. " Io sono cambiato" , la mia consapevolezza si è espansa enormemente, e pian piano nel tempo ho modificato la mia visione "idealistica del maestro".
Se penso ai mutamenti che la mia vita ha subito dal 1991, anno in cui ho preso il primo livello, mi rendo conto di quanto questo percorso  mi abbia fatto progredire. Intorno a me pero gli atteggiamenti basici non sono cambiati molto: non noto sinceramente una maggiore apertura, ma si è mosso qualcosa nella terminologia collettiva, e dunque parole come energia, meditazione, chakra e yoga oggi vengono usate con una maggiore frequenza,anche se questo non significa che la coscienza abbia prodotto necessariamente maggiore consapevolezza.
Ancora oggi si è alla ricerca di modelli da emulare e idealizzare. Si delega il potere ad altri ed ad altro, bypassando la nostra innata e naturale forza spirituale che ci nutre.
Riconosciamo negli altri facilmente talenti e capacità, a volte quasi sublimi, dimenticandoci, ahimè, spesso del nostro potenziale creativo. Si insegna al meglio ciò che personalmente si è sperimentato, ed è per questo motivo che con il mio cambiamento interiore sono giunto al corrispettivo mutamento nel mio metodo di insegnamento. Direi che oggi mi sento un master Reiki antroposofico, che si pone come intento primario quello di non creare dipendenza di nessun genere. Viviamo in un' era dove bisogna prendere consapevolezza del proprio maestro interiore, affinchè ci si possa esprimere creativamente.
Uso il Reiki con questo intento. Un intento che favoreggia l'indipendenza e la libertà di spirito, indicando e riportando come esempio la strada da me percorsa ed incitando ognuno a percorrere la propria.
Sento dentro di me di essere oggi più libero, perchè ho avuto il coraggio di trascendere gli schemi e le forme a cui ero legato. Riconosco appieno il loro valore perche senza questi schemi oggi non avrei nulla da cui liberarmi. E anche grazie ad essi che sono divenuto ciò che sono.
I punti cardini di ieri rischiavano pero di diventare catene immobilizzanti, ma in questo ultimo anno ho avuto la fortuna di "illuminarmi"per quanto riguarda il  Reiki. Ho rivisto e rivisitato tante cose radicate in me e alla fine  ho spazzato via tutto ciò che mi limitava e  frenava la mia naturale evoluzione.
In realtà intendo per "evoluzione", il processo di maturazione e metabolizzazione di tutto ciò che avevo buttato dentro per anni praticando, leggendo e studiando Reiki ma  che di colpo sentivo troppo vincolante. Sentivo bisogno di "evacuazione" di tutto cio che oramai era digerito e assimilato.
Non mi riconoscevo più in quegli schemi che per 20 anni avevo emulato e mai osato mettere in dubbio. So bene oggi che speculazione e manipolazione ruotano intorno al Reiki e quanti racconti misteriosi ci possano essere riguardo alle origini e ai simboli del Reiki. Inoltre tanta foschia sulla storia e sul fondatore del metodo. Quante voci e informazioni contrastanti le une alle altre. Nel Reiki spesso si predica bene ma si razzola male.
In tutto questo tempo che ho praticato Reiki ho sviscerato il metodo o "disciplina" profondamente. Ed è per questo mi ritengo un conoscitore della materia Reiki, e posso affermare con certezza che per me è stata la cosa più bella che mi è capitata nella vita.
E' qualcosa che insieme a me si è evoluta ed è stato lo stesso Reiki a spingermi ad andare oltre a non soffermarmi piu a "copiare" o a seguire le regole e le tecniche degli altri, senza toglierne nessun merito.
Il Reiki stesso mi ha insegnato la lezione più importante della mia vita: "Il bisogno di lasciare andare tutto"
Mi sono improvvisamente reso conto che non proggredivo affatto, rimanendo legato al "vecchio" , a ciò che 100 e passa anni fa era in auge.
Di colpo tutto è diventato chiaro: lo stesso Reiki ha lavorato affinchè giungessi a comprendere che dovevo lasciare andare tutto ciò che avevo buttato dentro, comprendendo che il vaso era  pieno e non poteva contenere nulla di nuovo, se prima non lo avessi svuotato. Ma per fare questo ci vuole coraggio e convizione.
Io ci ho provato, perchè sentivo che era "l'essenza del Reiki"a chiedermelo.
L'intento del fondatore del metodo era quello di trovare un mezzo che potesse "migliorare" l'essere umano. Con me ci è riuscito, sento che il reiki mi ha migliorato e che attraverso il percorso ho migliorato il "mio Reiki".  Lo Sho Ten Reiki è il frutto di tale presa di coscienza. E' la mia espressione personale di intendere e vedere il Reiki. E' originale perche nasce dal seme della mia esperienza ventennale e non importa se possa piacere o meno, se sia un metodo tradizionale o non, perchè cio che conta è che va bene a me!
Amo il Reiki e lo shoten è la mia interpretazione personalizzata, il mio tributo, la mia evoluzione "il mio Reiki." Basta capire che è giunto il tempo di creare attingendo al nostro maestro intreriore dandogli uno spiraglio dove si possa esprimere liberamente. Infatti un vecchio detto afferma : " Non seguire le orme dei saggi, ma cerca ciò che essi cercavano" .
Ed è con questa frase che auguro con cuore sincero che ogni praticante Reiki possa migliorare ed evolvere se stesso ed il proprio Reiki rimanendo cosi fedele alla essenza del Reiki che null'altro prevede.
Un forte abbraccio di luce illuminante.

MASTER REIKI
Graziano Scarascia

Reiki in evoluzione









 

mercoledì 6 ottobre 2010

l'esperienza; Attivazione al Reiki di 2 livello

In questo articolo vi riportiamo la magnifica testimonianza di un'allieva della scuola Reikilife Cifor, che ha posto il seme del Reiki al centro della sua vita, irrorandolo con costanza ed attenzione, e nel momento in cui si è resa conto che i primi germogli si evidenzivano, ha deciso di proseguire, prendendo l'attivazione di secondo livello.

Il suo racconto è molto semplice, così come il suo racconto.Ve lo riportiamo:
" Il percorso evolutivo che sto facendo grazie al Reiki ha un qualcosa di speciale e semplicemente straordinario. A quasi un anno dai primi approcci con esso avvenuti per caso, ho potuto notare degli straordinari cambiamenti, anche nella più piccola semplicità quotidiana. Tutto è cambiato...il mio approccio con la vita, con le mie emozioni, con le persone con cui interagisco tutti i giorni, con le situazioni in generale.
La mia ulteriore fortuna è stata di incontrare su questo mio percorso persone speciali che danzano e cantano con me lungo il sentiero nonché un Maestro serio, preparato e con i piedi ben saldi per terra quale è Graziano Scarascia, che ringrazio di vero cuore.
Ma veniamo all'esperienza dell'attivazione al 2° livello.
C'è un particolare che ritengo molto interessante che vorrei raccontarvi: prima di ricevere l'attivazione avevo curiosato un po in internet, in merito ai simboli, ma essi non mi dicevano assolutamente nulla. Li vedevo come dei ghirigori e basta. Da subito dopo l'attivazione, già mentre il Master li illustrava durante il seminario, ho avvertito una strana sensazione...come di immediata familiarità. Non è una sensazione facile da spiegare. Per farvi un esempio...è come se una persona non conosce il cirillico...e all'improvviso qualcuno gli imprime direttamente nella testa, nella mente e nel cuore il significato dei suoi caratteri. Ho avvertito subito una sorta di timore reverenziale e penso che solo con dura lena riuscirò a sviscerare cosa essi hanno cercato da subito di trasmettermi. Non dimenticherò mai l'esperienza in sè dell'attivazione, durante la quale ho sentito come un forte salto vibrazionale associato ad una sensazione di espansione in orizzontale, e di risucchio verso l'alto del capo dal collo in su. E' stata una sensazione di puro contatto con il tutto...come se tutto fosse in comunicazione ed armonia.
Subito dopo e nei giorni seguenti mi sono sentita leggera ed in armonia. Sicuramente il percorso per arrivare ad un pizzico di conoscenza in più è lungo, richiede molto impegno e fra l'altro più si impara, più si ha la sensazione di essere ignoranti; ma...credo ne valga assolutamente la pena ,poichè l'intera esistenza assume connotazioni particolarmente uniche, che sembra quasi di iniziare l'avventura della vita solo quando si sperimenta tutto questo."
Io credo che questa testimonianza abbia molti elementi comuni a quella delle altre persone che fanno lo stesso percorso ,e che siamo in cammino nella medesima direzione.Questo ci fa sentire uniti nell'anima e soprattutto non soli,non abbandonati ad un destino ineluttabile.....ed è straordinario.
Con il cuore colmo d'amore per tutti voi e per la vita,vi dono l'augurio sincero di iniziare un percorso di crescita unico come il Reiki e di donarci le vostre testimonianze. A presto.
Un abbraccio di luce.
REIKILIFE STAFF

Seminario di 2 livello Reiki


Reikiopata Biolistico esami

Emozione e soddisfazione hanno caratterizzato lo spirito dei quattro studenti della scuola Reikilife Cifor Caserta e il maestro , Graziano Scarascia , che li ha accompagnati con serietà e dedizione nei ben 13 mesi di studio e lavoro, garantendo assiduamente il sostegno cognitivo e materiale.
Programma vastissimo ,costituito da ben 13 materie tra cui i vari sistemi di Reiki come il Karuna ,Reiki Giapponese, Sho Ten ,etc sui quali è stata vagliata la preparazione globale ,sviscerando peculiarità per ogni materia.
La prova è stata individuale: ciascun allievo è stato chiamato nell'aula allestita per l'evento,in modo da evitare eventuali distrazioni ed ulteriore emozione,dimostrando padronanza per le conoscenze acquisite in ogni ambito.
Sottolineiamo,inoltre , che solo la costanza e la volontà hanno permesso il conseguimento di tale titolo, utilizzato per la prima volta in Italia , che garantisce preparazione e professionalità da parte di chi lo consegue che, naturalmente, può offrire a tutti gli utenti.
Felicità e riconoscimento ,dunque,hanno accompagnato la condivisione anche da parte degli altri studenti della scuola .che si sono uniti al maestro ed ai colleghi , approvando soprattutto l'intento con il quale si è giunti al termine di tale percorso: OFFRIRE IL MEGLIO ,in una società che sta per varare una legge sulle medicine non convenzionali, affiancandole a quella ufficiale .
Nella speranza di essere esempio e modello a livello nazionale, formuliamo i più sinceri auguri ai nostri operatori , perchè posano svolgere con l'amore e la serietà acquisita nella scuola il loro compito, ovunque saranno chiamati ad operare.
Un abbraccio di luce.
REIKILIFE STAFF
Foto di gruppo dopo la consegna degli attesti. da sx a dx Anna Nardi, Riccardo Natale, M° Graziano Scarascia, Monica Mancino, Imma Agrillo

domenica 3 ottobre 2010

"Trattamento a distanza" una valida esperienza

La società moderna si basa su un sistema che porta in auge l'individuo e l'ego , l'ambizione di arrivare chissà dove,il primeggiare, l'essere in quanto tale scisso dagli altri ,con i quali per lo più è in antagonismo.
Il Reiki dimostra ,attraverso un dolce lavoro che ,in realtà,non esiste alcuna separazione , anzi siamo energia in comunicazione molto più circolare ed unita di quanto possimo lontanamente immaginare.E' grazie a questa consapevolezza che sono desiderosa di condividere la magnifica testimonianza di una ragazza che ,pur non avendo attivazione Reiki,percepisce nei trattamenti a distanza che le vengono fatti,sensazioni ed emozioni che superano ogni barriera rappresentata dalla distanza.
Eccovi la storia: durante l'estate mi sono trovata in vacanza e, nell'albergo nel quale ho soggiornato, una delle ragazze della reception ha intavolato un discorso di racconto della propria vita, alla quale io ho corrisposto ,raccontando la mia.
Naturalmente primeggia il Reiki nella mia vita,e lei ha desiderato un trattamento , avendo sentito parlare di tale tecnica terapeutica.Dopo aver sperimentato su di sè i primi effetti positivi,purtroppo sono dovuta ripartire,ma al nostro saluto le ho promesso che non l'avrei abbandonata e che le avrei fatto trattamenti Reiki a distanza.
Ogni volta è un'esperienza magnifica,in cui la percezione di sensazioni che vanno dal formicolio al calore,alla leggerezza e al rilassamento caratterizzano i singoli eventi. Lo stupore di fronte a tali emozioni e la sensazione di benessere conseguente al trattamento donano alla stessa una tale gioia e fiducia ,che non fa assolutamente distinguere un trattamento fatto di persona da uno svolto a distanza.
Lei stessa afferma:"Mi sento così libera dai pensieri e dalle preoccupazioni che prima avevo ,che è come se avessi fatto un bagno sotto una cascata benefica ,lavandomi da ogni impurità." Preoccupazioni ed emozioni negative lasciano il posto a rilassamento e gioia ,energia nuova fluisce nell'essere ,fluidificando le emozioni negative e apportando benessere ad ogni livello.Quale meraviglia!!
Ed è proprio perchè questo possa essere provato da chi si apre con fiducia al Reiki, che auguriamo a tutti di vivere una tale esperienza benefica, consapevolizzando nella profondità dell'anima quanto possa essere bello provare emozioni così forti pur stando fisicamente lontani e comprendere che non esiste nulla che può dividerci gli uni dagli altrii: siamo pura energia che fluisce e che ,attraverso il Reiki, possiamo sentire più che mai.
Un cosmico abbraccio di luce.A presto.
REIKILIFE STAFF
Caty

trattamento a distanza

venerdì 1 ottobre 2010

Il Reiki come cura dell'anima

Il nostro essere è costituito da tre elementi fondamentali,inscindibili tra loro,dal cui benessere consegue quello globale: corpo ,mente e anima.Nel seguente articolo desidero parlare dell'importanza del lavoro Reiki,come cura dell'anima.
L'anima è luce che vibra nella profondità invisibile del nostro essere,che attraverso l'implicazione della mente produce consapevolezze continue:attraverso le pratiche delle virtù,essa cresce,evolvendosi e lasciando dietro di sè tutto ciò di cui non necessita,così come le stesse Sacre Scritture affermano.
Essa è imperniata di saggezza allo stato puro, perla luminosa che troppo spesso viene offuscata dal nostro modo di vivere così frenetico e poco attento,ma che può ritrovare il suo primordiale splendore , se l'individuo decide di coltivarla ,donandole la giusta attenzione e cura.
Nel momento in cui si entra in contatto con questa dimensione celata,si diviene consapevolmente luce che irradia,al di là di ogni separazione operata dalla nostra mente ,che impedisce il confluire naturale nell'unità interiore e dell' intera umanità.
Il Reiki conduce con il suo dolce fluire a tale unità,attraverso un lavoro che, al di là di ogni intento ,prosegue armonizzando ed equilibrando.
Non è ancora giunto il momento in cui la scienza ne dimostra l'esistenza empiricamente,ma la percezione della propria bellezza interiore attraverso pratiche meditative ne sono la concreta prova della presenza della matrice divina che illumina ,oltre ogni barriera imposta dalla società ,dall'educazione o dagli schemi mentali.
L'augurio che possiamo fare a noi stessi e a tutti è che un numero sempre crescente di persone possa donare a se stesso l'ooportunità di cogliere la bellezza di questo nostro sconosciuto mondo interiore chiamato ANIMA.Un luminoso abbraccio .
REIKILIFE STAFF   


il cammino dell'anima